Prefazione
Il concetto che mi viene subito in mente leggendo questo bel libro dal titolo “Counseling Rogersiano e Gestaltico” di Dea, Brandolisio e Radich, è quello di “Vita Piena” così come lo ha inteso e descritto Carl Rogers, mettendo in evidenza la totale fiducia del potersi muovere in qualsiasi direzione, con abbandono al processo, rimanendo sempre e comunque in contatto con se stessi e con gli altri.
In tal senso, ho amato la capacità degli Autori di saper spaziare da un argomento all’altro, dalla Psicologia umanistica alla Salutogenesi, da Carl Rogers alla Gestalt, dagli strumenti per condurre il colloquio di Counseling alla Teoria dell’Attaccamento, con leggerezza e fiducia, senza pretesa di esaustività, mantenendo lo sguardo focalizzato sul modo di essere e di fare che caratterizzano la professione del Counselor, riportando costantemente l’attenzione alla persona/Cliente e alla persona /Counselor e alla loro relazione.
Il rispetto, il non giudizio, la compassione, emergono da ciascuno dei capitoli del libro, così come l’osservazione fenomenologica rivolta alle teorie, agli autori, agli strumenti della relazione d’aiuto, ai professionisti e alle persone che con loro stabiliscono un contatto e un contratto.
Il risultato è una sorta di compendio di tutto ciò che serve a un Counselor in formazione: la conoscenza del pensiero e dei riferimenti teorici di base, un costante rimando ai concetti forti e agli atteggiamenti necessari e sufficienti che caratterizzano questa professione, l’utilizzo degli esempi pratici e delle storie che portano nel testo le persone reali, quelle che si confrontano nel colloquio di Counseling.
Credo che dalla lettura di questo testo emerga veramente il sapore unico che fa del Counseling una disciplina differente, un modo di essere e di comportarsi, di sentire e di pensare, che non può mai prescindere dalla conoscenza profonda e dal rispetto di sé e degli altri, dalla responsabilità unita alla capacità di auto perdonarsi e di accettare: “Posso essere forte abbastanza, come persona, da essere profondamente rispettoso dei miei sentimenti, dei miei bisogni, così come dei suoi?” (ROGERS, La terapia centrata-sul-cliente).
Noi Counselor, esseri umani, siamo costantemente in cammino, nella direzione che il libro “Counseling Rogersiano e Gestaltico” ci indica. La formazione non finirà mai, la vita è processo e cambiamento. Sono felice e fiduciosa che gli Autori del testo, Erika Brandolisio e Silena Radich, formate da bravissimi insegnanti che del Counseling hanno fatto il loro proprio modo di vivere, siano sulla buona strada. E il Counseling, si sa, è un processo a cascata, da noi al mondo intero!
Maria Cristina Moresco
Responsabile didattica del
Corso Triennale in
Counseling Umanistico Integrato
Genova