Il principio della giusta alimentazione parte dal giusto "sapersi nutrire".

Il concetto che si possano impiantare dei disturbi nell'alimentazione deve tenere sempre presente la possibilità di una serie di concause che devono essere valutate sia dal punto di vista del comportamento che del vissuto culturale di un soggetto.

Scoprire le patologie che sottendono ai disturbi significa, in linea generale, andare a trattare la rabbia compressa che spesso origina il bisogno compensatorio del cibo.

Schematicamente si possono individuare come stimoli determinati la:

  • insicurezza
  • stanchezza
  • solitudine
  • emozioni
  • noia
  • paura
  • rabbia
  • tensione
  • bisogni
  • fame

Tutte queste sensazioni trovano, in condizioni nomali, della adeguate risposte, mentre, in condizioni patologiche, la risposta comune a tutti gli stimoli sopraelencati è il cibo.

L'anoressia più in generale può considerarsi:

  • rifiuto di mantenere il peso a livello minimo normale (per età, sesso, etc.)
  • intensa paura di aumentare di peso o ingrassare, anche se sottopeso
  • disturbi del modo di sentire il peso e le forme del proprio corpo, influenzando la valutazione di sè
  • amenorrea per almeno 3 cicli

La terapia di questo tipo di patologia del comportamento alimentare non mira alla cosidetta "guarigione" ma cerca di riuscire a far gestire alla paziente il rapporto col cibo.

Quindi il messaggio che verrà costantemente lanciato alla paziente sarà: "non voglio farti ingrassare ma farti raggiungere un equilibrio" ed il pasto quindi sarà visto non come cibo ma come medicina, come una terapia .

L'errore di percezione del proprio corpo consiste nel non saper più valutare dal punto di vista psico-fisico la propria condizione.

L'anoressia è rappresentata da un clichè comportamentale che si esplicita in iperattività, difficoltà di rapporti interpersonali, difficoltà dei rapporti con la famiglia, apparente sopravvalutazione di se stessi, calo della libido, depressione, ansia e scarsa autostima.

Caratteristiche dal punto di vista clinico:

  • il dimagrimento
  • ipertricosi, irsutismo
  • amenorrea
  • alopecia
  • onicopatia (distrofia delle unghie)
  • disidratazione - cute ipoelastica
  • odontopatia
  • senso di freddo
  • ipotensione
  • edemi (gonfiori)
  • parestesie (formicolii)
  • cute ipercromica (giallastra)

L'approccio da parte dell'operatore nei confronti di questa patologia non deve essere certamente tecnicistico, deve superare l'atteggiamento a volte provocatorio delle pazienti, si deve basare su una buona interazione medico-paziente.

In particolare, il medico deve attuare nei confronti della paziente: accoglienza, compresione empatica ed accettazione incondizionata della paziente stessa.

Solo così si potrà instaurare un vero rapporto, di piena collaborazione e di sana confluenza.

Alberto Dea

Collaborano con noi